Basta questa citazione a descrivere a sintetizzare al meglio il messaggio di impotenza che Pasolini intendeva sottolineare con il suo film forse più criticato e censurato.
Ambientato nell'epoca fascista "Salò o le 120 giornate di Sodoma"vuole in realtà cercare di far riflettere lo spettatore su come da un punto di vista economico e propagandistico ancora oggi veniamo manipolati con estrema facilità con l'obbiettivo di un omologazione basata sul guadagno incessante delle grandi multinazionali (responsabili per altro dei problemi ambientali).
L'ambiente capitalista viene demolito nel corso del lungometraggio e ciò viene enfatizzato dalla passività dei giovani alle torture del" Duca" , del" Monsignore ", dell'"Eccellenza" e del "Presidente".
L'immagine che sintetizza al meglio questo messaggio è sicuramente quella in cui giovani sono costretti a mangiare le feci , che metaforizzano i beni secondari e superflui di cui siamo inesorabilmente ossessionati.
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