sabato 30 maggio 2020

L'ABBECEDARIO DELL'AMBIENTE STEP 17

A.Alienazione
B.Bellezza
C.Consapevolezza
D.Dedizione
E.Esigenza
F.Fenomeno
G.Greta Thunberg
H.Habitat
I.Immaginazione
L.Luna
M.Meraviglia
N.Nelson Mandela
O.Ozono
P.Pioggia
Q.Quadro
R.Rapporti
S.Sensazioni
T.Terra
U.Urgenza
V.Vita
Z.Zombie

UN TESTIMONIAL DELL'"AMBIENTE STEP 16

"Prendete la vota con leggerezza , che leggerezza non è superficialità , ma planare sulle cose dall'alto, senza macigni nel cuore."Cosi' viene descritta la leggerezza da Italo Calvino nelle "Lezioni Americane",il quale, con questa parola , intendeva sottolineare l'importanza di vivere trascinati dall'immaginazione e dalla creatività (in accordo con la poetica del fanciullino pascoliana), un tema poi riproposto nell'estetica cinematografica di Federico Fellini.

FEDERICO FELLINI E IL NECESSARIO RIFUGIO NELL'"AMBIENTE" FANTASTICO



E' proprio la prima sequenza di 8 1/2(1963) ad evidenziare il conflitto fra i due piani di vita di cui ognuno di noi è protagonista : il tentativo di volare con la mente da una realtà alienante per poi ricadere tragicamente nella quotidianità senza via di uscita , o quasi.
Guido Anselmi(l'alter ego di Federico Fellini in 8 1/2 ),infatti, nel suo viaggio interiore, riesce a capire l'importanza non solo di immaginare , ma soprattutto di  come questa possa essere la chiave dell'accettazione personale , della realtà opprimente e della natura umana malvagia ed egoista in senso hobbesiano e leopardiano ( il giudizio strettamente negativo sulla cattiveria intrinseca all'uomo viene esplicitato con Le Notti di Cabiria(1957) e La Strada(1954))
L'ambiente "fantastico" o "immaginativo"  felliniano va ,dunque ,a  rappresentare quel "varco"montaliano  da superare  ,cogliendo cosi l'essenza vitale,l'emozionalità ed in primis se stessi per poter accettare quelle preoccupazioni quotidiane senza significato che ci imprigionano nella mediocrità.
E' vitale, quindi, crearsi altre "realtà" o altri "ambienti" per non far estinguere  quel'innocenza fanciullesca che ci permette di vivere davvero con leggerezza: tutti ,infatti , possono afferrare  l'"Asa Nisi Masa" per poter volare davvero ed appropriarsi delle rimembranze delle fanciulezze leopardiane:
l'innocenza del ricordo è un tema ricorrente nell'arte felliniana ,in Amarcord, infatti vi è una chiara contrapposizione fra la dolcezza e l'ingenuità dei ricordi del passato e l'ambiente fascista sopprimente.
Dobbiamo,dunque , ripudiare l'istantaneità e l'insofferenza depressiva quotidiana che imprigiona il nostro essere umani , dobbiamo scappare dal Matrix che ogni pensiero negativo rappresenta per poter dirigere la nostra personale e gioiosa"Sarabanda"( che nel film sottolinea il raggiungimento della leggerezza interiore) , parlare nel nostro "Harem" con tutte le donne e le persone importanti che abbiamo conosciuto,incontrato ed apprezzato ed infine immergersi nel meraviglioso mondo di Federico Fellini.

                                          La scena finale di "8 1/2"(1963) ,Federico Fellini

sabato 23 maggio 2020

L'"AMBIENTE" NEI LIMITI DELLO SVILUPPO STEP 15

Nel 1972 venne pubblicato dal "Club Di Roma" il celebre rapporto denominato "The Limits To Growth" in cui tramite un'accurata simulazione matematica di nome World3 si andava a ipotizzare gli effetti a lungo termine della produzione consumistica che negli anni settanta stava andando a diffondersi nel mondo.
Verranno di seguito analizzati i risultati del rapporto e le conseguenze previste sia nell'ambiente inteso strettamente come natura sia in chiave sociale ed economica.

La profezia sul collasso dell'ambiente naturale


Il rapporto indica chiaramente come il perdurare del trend di crescita della popolazione e dell’economia, in un pianeta dalle risorse ambientali finite, porterà inevitabilmente l’umanità a raggiungere i limiti naturali dello sviluppo entro il XXI secolo, col risultato più probabile di un incontrollabile declino della popolazione e della capacità industriale e di un parallelo espandersi di diseguaglianze, malattie, epidemie, fame e conflitti. Per evitare il collasso, gli autori ritengono necessario interrompere in maniera programmata la crescita, o meglio perseguire un modello di sviluppo senza crescita della popolazione e della produzione, in equilibrio con l’ambiente. Il che non significa che non possano continuare a crescere tutte le attività umane che non implichino lo spreco di risorse non rinnovabili e che non comportino degrado ambientale. Gli autori invocano perciò un rinnovamento profondo della società e provvedimenti efficaci volti a non superare i limiti della capacità di sostentamento della Terra.
Tali conclusioni,ritenute all'epoca estremamente avventate e catastrofiche ,non risultano cosi distanti dall'evoluzione incessante delle problematiche ambientali legate all'inquinamento e alla diffusione del Covid-19 che allarmano sempre di più l'uomo moderno.



Il rapporto sui limiti dello sviluppo del Club di Roma
                                     Grafico che sintetizza le consclusione espresse nel rapporto
                                     "The limits to growth"

                                         


Le inevitabili conseguenze sull'aspetto sociale ed economico


Si può ,quindi ,affermare che il  libro mette in discussione il mito ottimistico del progresso continuo e senza fine delle società, non solo dell’Occidente, in età contemporanea.
 Le conclusioni ,che vanno ad identificare il progresso come causa della fine della nostra civiltà ,non si distinguono dalle tesi espresse dalla letteratura italiana ed europea dello stesso periodo che addirittura, in chiave carducciana , andava ad impersonificare  il progresso come un’ambivalente e discusso mostro e ,in chiave pirallendiana, ribadiva come l’evoluzione industriale porti inevitabilmente ad un’alienazione ed una disumanizzazione perenne.
Inoltre, viene evidenziato che un mondo che muore di inquinamento da iperconsumo continui a produrre e acquistare auto a testa bassa per alimentare la crescita economica. Se fisicamente è possibile, economicamente risulta utopistico , perchè vorrebbe dire continuare a sognare una macchina sportiva in un mondo iperinquinato invece di preoccuparsi dell'aspetto salutare. In pratica, il mondo simulato dal World3 continua a produrre anche quando non è più conveniente farlo, un mostro(il progresso) che divora se stesso.
Questo concetto espresso molte volte nella cultura cinematografica del XX secolo : dall’uomo alienato interpretato da Charlie Chaplin in “Tempi Moderni” (1936) rappresentato come “ingranaggio “di una macchina molto più grande (il consumismo ) fino ad arrivare all’immagine evocativa di un consumista che consuma sé stesso nell’intramontabile “L’alba dei morti viventi” (1968) di Cesar Romero.
La Notte Dei Morti Viventi di Romero: perché, dopo 50 anni, rimane ...

                               Scena tratta dal film "l'alba dei morti viventi"di Cesar Romero





Bibliografia:



sabato 16 maggio 2020

L'AMBIENTE NELLA CRONACA STEP 14

LO SCANDALO DI MANI PULITE

Nel 1992 iniziò un considerevole numero di inchieste giudiziarie che smascherarono un sistema corrotto e fraudolento basato sulla concessione di appalti a seguito di tangenti.
Mani pulite( o "tangentopoli") è considerato uno dei maggiori scandali che investi' l'ambiente politico e imprenditoriale italiano andando addirittura a sancire, a causa dell'indignazione dell'opinione pubblica e del disfacimento dei partiti,la fine della cosiddetta " Prima Repubblica " favorendo l'avvento in politica di Silvio Berlusconi.
Nel corso del biennio 1992-94 un serie di confessioni  ( in primis quella di Mario Chiesa che denunciò la ragnatela di tangenti lombarde) e di suicidi ( il primo venuto alla luce fu quello del socialista Sergio Moroni che portò Craxi ad accusare la magistratura italiana di favorire un "clima ostile") portarono allo sgretolamento di quasi tutto l'ambiente politico contemporaneo con la dissoluzione della DC , del PC e del PSI con la fuga dello stesso Craxi in Tunisia.



Nel 1992 l’economista Mario Deaglio calcolò il costo dell’inchiesta sui conti pubblici, sottolineando come il ricorso alle tangenti generi ripercussioni rilevanti sulle opere pubbliche, aumentando di due, tre, quattro o più volte il costo delle stesse se confrontate con quelle di altri paesi. Di seguito alcuni dati:
  • 10.000 miliardi di lire annui di costi per i cittadini;
  • Un indebitamento pubblico compreso tra i 150.000 ed i 200.000 miliardi;
  • Una cifra compresa tra i 15.000 e i 25.000 miliardi come interessi annui sul debito.





venerdì 15 maggio 2020

L'AMBIENTE NELL'INGEGNERIA STEP 13

INGEGNERIA AMBIENTALE


L'ingegneria ambientale è una branca dell'ingegneria basata sull'esigenza di fornire ,oggi più che mai, strumenti e metodi per la gestione e risoluzione di problemi legati all'ambiente naturale e artificiale .
L'ingegnere ambientale si occupa ,quindi,di progettare e pianificare sistemi drifii controllo e monitoraggio dell'ambiente , di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti e delle risorse naturali e geologiche.
In particolare, grazie alle competenze professionali acquisite, è in grado di collaborare alla  gestione del territorio  anche in difesa dalle catastrofi naturali, alla gestione ecocompatibile delle risorse rinnovabili e  non rinnovabili   del territorio per l'utilizzazione del suolo e sottosuolo, alla realizzazione di operazioni finalizzate a minimizzare i rischi per l'ambiente ed il territorio ed a garantire la salute e la qualità della vita.
Inoltre,l'ingegnere ambientale elabora nuovi progetti per la conversione di rifiuti in risorse energetiche e ricerca nuovi sistemi per la riduzione drastica delle emissioni atmosferiche.
Tra le principali occupazioni dell'ingegnere ambientale c'è il controllo degli effetti derivati dall'inquinamento: identifica gli agenti inquinanti, studia la loro  propagazione, l'impatto sull'ambiente e sull'essere umano a breve e lungo termine, e i fenomeni collegati come le piogge acide, l'erosione del terreno, l'effetto serra e il buco dell'ozono.


giovedì 14 maggio 2020

L'AMBIENTE SOCIALE NEL "SETTIMO SIGILLO"(1957)



"Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo,nel cielo si fece un silenzio di circa mezz'ora e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe"

Ambientano nel 1300, il capolavoro di Ingmar Bergman va a fotografare la disperazione che in quegli anni regnava sovrana a causa della diffusione della peste .
L'ambiente sociale risulta devastato e dominato dalla folle incertezza e da una paura costante , della malattia e dell'egoismo umano che, in periodo di crisi, esce allo scoperto.
 Emblematica , in tal senso, è la sequenza in cui "Antonius Block" e il suo scudiero assistono all'autoflagellazione del popolo e al loro pentimento incessante avendo paura che quello che stessero vivendo era davvero l'apocalisse.

L'ambiente , oltre al descrivere la paura e la follia, è la metafora del sentimento contrastante del protagonista nei confronti della fede , una crisi spirituale tanto angosciosa quanto dettata dal timore di morire.



giovedì 7 maggio 2020

RANCORE E L'EPIFANIA


Rancore – Luce (Tramonti A Nord Est) Lyrics | Genius Lyrics"Luna, ascoltami
Come il vento tra gli alberi
Prima che il vento si alteri ad est
Dopo calmati, e guarda la vela
Sopra quest'albero, quanto è in tiro
Ti guardo, ti vedo calma
Mi guardo, mi prendo in giro
E la tua luce è morbida
La patina orrida ch'ora copre il cielo
Non compromette la vista ottima
La verità è una strada a doppio senso e ci s'invortica
Il fuoco non è uno, sono due per ogni orbita
E ogni circonferenza è illusione ottica
L'idea di questa perfezione è dittatura cosmica
Le paranoie in testa fanno aerobica
La fantasia mi riordina la mente, non la logica
Una preghiera per il mio equipaggio
Sono un capitano solo
Lancio un'ancora nel cielo immaginando l'allunaggio
Raccontami il paesaggio
Che adesso tu vedi da là"


In "Luce,Tramonti da nord est" non si può non evidenziare la concezione di un ambiente fonte di stupore , meraviglia e bellezza .
Una bellezza quasi ineffabile e come nel "Canto notturno  di un pastore errante in Asia" di Leopardi ci si interroga sulla funzione che la Luna rappresenta , se un risveglio dalla vita soffocante a cui siamo sottoposti o se un indizio di qualcosa di più grande .
E'emblematico in tal senso il verso " L'idea di questa perfezione è dittatura cosmica".
L'amore per la Luna e quindi per l'ambiente che circonda "il marinaio" rappresenta quasi un motivo di espiazione , una fonte di salvezza.

venerdì 1 maggio 2020

LA CONTRAPPOSIZIONE FRA "AMBIENTE" MEDIOEVALE E L'"AMBIENTE"MODERNO STEP 12



LA NATURA NELLA FILOSOFIA MEDIOEVALE

La concezione dell'ambiente nell'uomo medioevale si discostava drasticamente dalla visione naturalistica greca e si basava sull'idea che la natura fosse solo una parte del tutto ma non quella essenziale e rappresentava un velo della realtà soprannaturale, un velo percorso da una fittissima rete di simboli, di allusioni, di allegorie.
Tramite la figura di Alberto Magno nella filosofia scolastica viene approfondita la distinzione tra religione e scienza e di come quest'ultima potesse andare di pari passo con la fede e non in contrasto con essa sottolineando l'importanza dell'indagine e dell'osservazione.
In accordo con la dottrina aristotelica, Dio è trascedente e distingue in maniera netta ciò che possiamo conoscere ( come l'ambiente stesso studiato dalla scienza ) e i cosiddetti misteri (ad esempio la Trinità basato sulla fede).



Alberto Magno - Wikiquote
                                 
                                                   Alberto Magno





L'AMBIENTE IN GIORDANO BRUNO

Nell'età moderna viene messa in discussione proprio la trascendenza di Dio con  il riaffermarsi di una concezione panteistica (con Giordano Bruno) e emerge con la figura di Galileo l'importanza di una scienza oggettiva e slegata dall'immobilità di conoscenza imposta dalla fede.
In "De la causa ,principio e uno"di Giordano Bruno emerge il tentativo di conciliare il neoplatonismo con il naturalismo e si distingue la "causa" ( che produce dall'esterno un effetto) ed il "principio" (che è il fondamento stesso dell'effetto che gli è intrinseco).
Dio,essendo causa infinita ,produce un effetto infinito (l'universo) e che necessariamente coincide con la causa :la filosofia di Bruno si risolve quindi in una visione panteistica.
La materia non è ,quindi, la potenza pura e senza atto ma ,al contrario,contiene l'avvio di tutte le forme e merita perciò l'appellativo di Dio.
La materia è , dunque, principio infinito di vita infinita.



“Io penso a un universo infinito. Stimo infatti cosa indegna della infinita potenza divina che, potendo creare   oltre a questo mondo un altro e altri ancora , infiniti, ne avesse prodotto uno solo, finito. Così io ho parlato di infiniti mondi particolari simili alla Terra.”
De la causa , principio e uno (1584), Giordano Bruno.



I principi fondamentali del pensiero di Giordano Bruno - iMalpensanti


Bibliografia:"Skepsis,la filosofia come ricerca"Volume 2A Gianni Gentile,Luigi Ronga,Mario Bertelli



LA SINTESI DEL BLOG STEP 24

Questo blog racc onta "un viaggio" ed una ricerca , compiutasi all'interno del concetto di "ambiente"  e di ogni sfa...